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					vuole essere un omaggio ai nostri fratelli, padri e nonni, che 
					sollevarono il paese di lago  da  misere 
					condizioni con le loro rimesse monetarie. 
					 
					e’ una forma di  riconoscenza verso quei compaesani che  hanno saputo  dar vita a tante comunità  nel mondo. uomini, donne e bambini che con la loro intelligenza, pazienza,  cultura e straordinaria energia  hanno  lasciato  una  impronta indelebile nei  paesi che li ospitavano, incidendo nel  tessuto sociale, ma anche nella struttura economica, nelle tradizioni,  nell’arte, nella scienza e nella politica. essi hanno esportato  fuori lago molti valori morali della  nostra gente: la laboriosità, l’ospitalità, la solidarietà, l’attaccamento alle  tradizioni, la stabilità della famiglia ed   il rispetto per gli anziani.
 
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                          |  | l�ideatore del sito � il  laghitano dott. 
							francesco gallo  che da parecchi anni vive a 
							padova dove svolge le professioni di  medico e 
							di psichiatra. avendo vissuto da emigrante nella 
							citt� di new york per circa 15 anni, conosce 
							direttamente le problematiche dell�emigrazione e 
							molte informazioni derivano  dalla sua 
							esperienza personale. per avere un quadro 
							internazionale del fenomeno, si �  fatto 
							assistere da tanti emigrati laghitani residenti in 
							altri paesi, intervistandoli per telefono e 
							raccogliendo i loro scritti e le loro foto. |  
                        
                          | 
							
							gino gallo, 
							fratello dell'ideatore del sito e co-autore assieme 
							a lui del libro "guida storico-culturale di lago con 
							dizionario dialettale laghitano",  risiede a 
							new york ed i lettori potranno mettersi in 
							comunicazione con lui scrivendo a 
							
							
							ginogallo@nyc.rr.com ". |  |  il 
						sito  contiene cenni storico-culturali, linguistici 
						e geografici su lago, aneddoti, lettere e poesie in 
						dialetto laghitano, foto e descrizioni di emigranti e le 
						loro famiglie.
 molte informazioni sono state estratte  dai 
						libri �laghitani nel mondo� di francesco gallo e �guida 
						storico-culturale di lago� di gino e francesco gallo.
 
						chiunque pu� agggiungere notizie al sito scrivendo  
						alla casella 
						di posta 
						                                               
						  
					    
					      contributo degli emigranti 
							italiani 
							     
						all�estero, l'italia � sempre stata  sinonimo di 
						moda, di alta cucina e di gastronomia, ma 
						soprattutto di musica, di canzoni ('o 
						sole mio', 'addio mia bella napoli',' partono i 
						bastimenti), di cinema, di teatro 
						e di spettacolo. alcuni nomi importanti di 
						italiani all�estero: frank capra, rodolfo valentino, 
						frank sinatra, yves montand, john travolta, liz e 
						vincent minnelli, martin scorsese, robert de niro, al 
						pacino, danny de vito, leonardo di caprio. la lista 
						potrebbe includere tanti altri emigranti o figli di 
						emigranti in varie parti del mondo ma  per motivi 
						di spazio ci limitiamo. tra i figli di emigranti di lago troviamo uomini di cultura, 
						manager, scienziati, medici e missionari 
						che si sono molto impegnati per aiutare il prossimo con 
						assoluta dedizione e generosit�.
 nell�anno 2000, c�erano 349 parlamentari di origine 
						italiana, eletti in 27 paesi: 42 in europa, 47 in 
						america del nord, 253 in america centro meridionale, 7 
						in oceania. oltre la met� ha preso parte nel novembre 
						2000 alla prima conferenza dei parlamentari 
						d�origine italiana nel mondo, organizzata dal 
						parlamento italiano. l�argentina vanta il gruppo pi� 
						numeroso con 89 parlamentari, seguita da uruguay (46), 
						brasile (40), usa (26), canada (21), francia (19), cile 
						(18). i parlamentari sono originari di tutte le regioni 
						d�italia.
       si pu� essere italiani per nascita, per origine, per cultura, per 
						formazione e per educazione. gli italiani di prima 
						generazione sono espatriati essenzialmente per 
						cercare un lavoro, un migliore avvenire, per formarsi 
						una famiglia e mantenerla dignitosamente.  la 
						maggioranza � riuscita ad inserirsi bene nella nuova 
						struttura sociale del paese ospitante. hanno trovato un 
						lavoro anche se duro e faticoso, del benessere e  
						la speranza  di un  futuro diverso.
 sono rimasti generalmente  vincolati alla matrice culturale 
						originaria dove il linguaggio era sinonimo di dialetto 
						d�origine, con scarsa conoscenza della lingua italiana e 
						di quella della  nazione ospitante. ecco perch� per 
						molti l�inglese, il tedesco  o il francese veniva 
						italianizzato ( �laghitanizzato� per i paesani). in ogni 
						caso, nel loro animo sono rimasti italiani o laghitani 
						con i loro sogni e le loro speranze.
 le seconde 
						e le terze generazioni passarono da un iniziale 
						rifiuto della lingua originaria ad un forte desiderio di 
						riappropriarsi delle proprie origini 
						linguistico-culturali. quando  vengono in italia, 
						sono contenti di vedere i luoghi dove sono nati i loro 
						genitori o  i loro nonni,  ammirare le 
						meraviglie naturali ed artistiche italiane, diventando 
						cos� orgogliosi della loro eredit� culturale ed identit� 
						etnica. in  questo modo apprezzano maggiormente i 
						sacrifici che fecero i loro parenti emigrando, costretti 
						a lasciare uno dei paesi pi� ricchi del mondo dal punto 
						di vista storico-culturale. l�italiano possiede una 
						filosofia di vita frutto di varie culture e tramandata 
						da tante generazioni, che molti vorrebbero avere. 
						oggigiorno  tanti professionisti, per motivi di 
						formazione e di studio,  continuano ad �emigrare� 
						dall�italia. non c�� pi� esportazione di braccia ma di cervelli.
   l�esperienza 
						migratoria � dura. lo scrisse anche dante alighieri 
						nella �divina commedia�:��tu proverai s� come sa di sale
 lo pane altrui, e come � duro calle
 lo scendere e �l salir per altrui scale��
  (paradiso xvii, 
					vv. 5-6)   e� dura 
						perch� il paese ospitante spesso considera il nuovo 
						arrivato un pericolo  invece di un arricchimento 
						culturale, una minaccia allo status-quo.il senso di insicurezza e la paura verso lo 
						straniero non clandestino che lavora onestamente,  
						indicano che una comunit� non ha fiducia in se stessa. 
						quando  la comunit� ha un atteggiamento di 
						apertura, senza temere che la nuova cultura minaccia la 
						propria identit�, riuscir� ad integrare i nuovi 
						arrivati.  una nazione forte e democratica sar� 
						aperta al pluralismo culturale, cio� alla creazione di  
						una societ� multiculturale fondata sul reciproco 
						rispetto e sul riconoscimento delle diverse componenti 
						etniche. ci� rappresenta una sfida contro le strategie 
						fondate sull�indifferenza, sul razzismo e sull�ostilit�, 
						verso tutto ci� che minaccia lo status-quo. infatti 
						percepire lo straniero come un potenziale agente  
						che altera la purezza delle razze e delle culture, � la 
						base per cercare di legittimare il razzismo. in realt�, 
						questi stereotipi e pregiudizi sono basati su conoscenze 
						superficiali di comodo diffuse tramite i mass-media per 
						denigrare e ridicolizzare la cultura dello straniero 
						cercando di affermare quella della nazione ospitante.
 bisogna invece cercare di migliorare 
						le nostre conoscenze reciproche perch� solo apprezzando 
						gli altri si diventa  pi� tolleranti e rispettosi. 
						per il paese ospitante ma anche per lo straniero, 
						l�emigrazione rappresenta un�opportunit� d�incontro, un 
						dialogo tra le diversit� etnico-culturali,  sapendo 
						che ogni differenza � solo un particolare aspetto di un 
						unico volto dell�uomo.
     
					sarebbe 
					interessante poter unire in un circolo culturale tutti i 
					laghitani  sparsi nel mondo, chiamandolo �associazione  
					dei  laghitani nel mondo�.   
					
					l�organizzazione avrebbe una sede principale a lago con un 
					presidente, e tanti segretari, uno per ogni nazione dove si 
					trovano i nostri paesani e utilizzerebbe questo stesso sito
					
					
					
					www.laghitaninelmondo.com
					per diffondere notizie ai suoi soci. esso avrebbe lo scopo di mantenere contatti culturali, 
					sociali e d�amicizia con i nostri fratelli emigrati, 
					organizzando e promovendo:
 
						
						
						
						riunione annuale 
						dell�associazione a lago, nel mese di agosto 
						
						
						�festa 
						dell�emigrante laghitano� a lago nel mese di agosto 
						di ogni anno
						
						
						nascita di 
						un museo dell�emigrazione laghitana  
						
						
						inaugurazione a lago di una piazzetta degli emigranti 
						laghitani  dove verr� collocata la � statua 
						dell�emigrante laghitano�
						
						
						completamento  della casa dell�emigrante 
						
						(ideata da don alfonso patrone,  parroco di lago)
						
						
						insegnamento della  storia dell�emigrazione 
						nella scuola elementare e  scuola media di lago con 
						l�ausilio in aula dei laghitani rientrati  al paese 
						dopo una lunga esperienza dall�estero 
						
						la 
						preservazione del nostro dialetto e delle 
						nostre tradizioni
						
						
						
						borse di studio 
						presso l�universit� della calabria per i figli dei 
						nostri emigrati all�estero con riconoscimento dei titoli 
						di studio tra l�italia e l�estero
						
						
						
						l�acquisizione automatica della cittadinanza italiana 
						per i nostri oriundi
						
						
						dei 
						corsi di perfezionamenti e �stage� all�estero per i 
						laghitani residenti a lago ospiti presso famiglie di 
						laghitani all�estero
						
						
						viaggi turistico-culturali a lago 
						per i nostri emigranti e discendenti dove verranno 
						accolti  dall�associazione  
						     porto di 
						napoli (giugno 1963) nave �leonardo da vinci� partenza 
						per  new york di francesco coscarella ( �ciccu �a 
						cavallara�) da sx a dx: antonio coscarella (fratello), 
						francesco coscarella (ciccu �e caccavu),
 gregorio muto (gregoriu �e ruvella) e  
						francesco coscarella (ciccu �a cavallara).
   
						    
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